Skydiving
Tuffarsi nel cielo – così si traduce dall’inglese il nome di uno degli sport più spettacolari e affascinanti, lo skydiving. Agli albori del paracadutismo, solo i più coraggiosi osavano saltare dall’aereo da un’altezza che, secondo gli standard moderni, sarebbe considerata piuttosto bassa.
Per gli appassionati di emozioni forti di oggi, un breve volo con apertura della vela a grande distanza dal suolo non è più abbastanza estremo. Gli sportivi cercavano di prolungare il volo il più possibile eseguendo nel frattempo diverse evoluzioni acrobatiche. Così nacque una nuova disciplina sportiva, che oggi attira enormi quantità di spettatori durante le competizioni.
Cos’è lo skydiving
Skydivers
L’inizio delle gare non differisce in nulla dal paracadutismo classico: i partecipanti salgono a bordo di un aereo, che li porta a un’altezza stabilita; in un preciso punto, questi si lanciano fuori dal velivolo. Da quel momento inizia lo skydiving: a seconda del tipo di competizione, gli atleti eseguono esercizi individuali o di gruppo, oppure scivolano su una tavola. L’obiettivo di ciascuno è di aprire il paracadute il più vicino possibile al suolo, uno degli indicatori principali dell’abilità di chi pratica questa disciplina.
L’altezza del volo dipende dal tempo assegnato per eseguire gli esercizi e dal numero di partecipanti. Per un volo di 25 secondi eseguito da due skydiver servono 2,5 km di altitudine, mentre per una formazione di massa, composta da oltre cento atleti, è necessario salire ad almeno cinque chilometri. In quest’ultimo caso, l’equipaggiamento comprende dispositivi supplementari per la respirazione, poiché l’aria è troppo rarefatta.
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Lo skydiving si divide in diverse discipline:
Acrobazia individuale.
Acrobazia di gruppo, dove più partecipanti eseguono una serie di esercizi in volo. Non conta solo la sincronizzazione, ma anche la disposizione degli skydiver l’uno rispetto all’altro. Gli spettatori a terra vedono una figura geometrica simmetrica, i cui vertici sono rappresentati dalle sagome degli atleti che si avvicinano e si allontanano continuamente.
Freestyle – movimenti liberi, una sorta di danza in assenza di gravità, particolarmente spettacolare quando eseguita in coppia.
Sky surfing – una tavola speciale è fissata ai piedi dell’atleta. Dall’esterno sembra che stia eseguendo esercizi “volando” su una piattaforma sospesa nel cielo.
Doppio diving – la disciplina più complessa. Dopo il volo libero, il paracadute deve essere aperto e, a circa 10-15 metri sopra la superficie del mare, sganciato per tuffarsi in profondità. A elevate altitudini occorre orientarsi con precisione per concludere il volo in un luogo sicuro, evitando di finire su acque basse o rocce.
Gli esercizi di gruppo sono notevolmente più difficili di quelli individuali: non solo è necessario eseguire tutti i movimenti in sincronia, ma bisogna mantenere un piano orizzontale uniforme con gli altri partecipanti.
La velocità di caduta dipende sia dall’altezza, sia dal peso dell’atleta, sia dalle caratteristiche del suo corpo e dalla posizione assunta. Ad esempio, durante un volo con il corpo in posizione verticale e testa verso il basso, la resistenza dell’aria è minima, e da un’altezza di cinque chilometri lo skydiver cade verso il suolo a una velocità di 80 m/s; se invece adotta una posizione orizzontale, il movimento può rallentare fino a 50 m/s.
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Addestramento ai salti con il paracadute
Questo nuovo sport ha attirato l’attenzione di molti appassionati di emozioni forti, ma per diventare skydiver è necessario fare grandi sforzi, investire somme considerevoli e avere una robusta costituzione fisica e un’ottima reattività. Per iniziare, è importante iscriversi a un club di paracadutismo: senza aver acquisito tutte le competenze dei salti tradizionali, non è possibile iniziare a praticare il volo libero prolungato.
Ogni azione deve diventare automatica. Lo skydiver apre il paracadute il più vicino possibile al suolo, dove il minimo errore può avere gravi conseguenze.
Il passo successivo consiste nell’addestramento e nell’ottenimento della licenza, senza la quale non è permesso eseguire salti in autonomia. Inoltre, è indispensabile acquistare tutto l’equipaggiamento necessario per lo skydiving. Al solo paracadute si aggiungono:
- zaini;
- altimetri;
- segnali acustici;
- dispositivi di sicurezza;
- caschi;
- tute;
- occhiali.
Allenamento di un paracadutista nel tunnel aerodinamico Gli esercizi in cielo sono preceduti dall’allenamento nel tunnel aerodinamico. Nei flussi ascendenti d’aria artificiali, l’atleta non è limitato dal tempo e può imparare senza fretta a controllare il proprio corpo in assenza di gravità. Solo dopo che tutti i movimenti saranno stati perfezionati sul simulatore, l’istruttore consentirà all’allievo di effettuare i lanci dall’aereo.
Coloro che non desiderano dedicare tutto il loro tempo libero al paracadutismo, ma vogliono semplicemente provare una volta l’emozione della caduta libera, possono recarsi, ad esempio, in Nuova Zelanda, a Taupo. Con una determinata somma, i partecipanti ricevono l’attrezzatura a noleggio e effettuano il lancio con un istruttore. La caduta libera dura dai 30 secondi a un minuto, seguita dall’atterraggio con il paracadute, concludendo così l’esperienza.
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I paracadutisti certificati possono effettuare voli in solitaria. Molti desiderano ottenere una fotografia o un video come testimonianza del loro coraggioso gesto: in questo caso, un operatore si tuffa insieme al cliente. I paracadutisti esperti nel nostro paese possono invidiare il lavoro dell’istruttore: oltre dieci lanci al giorno!
Galleria fotografica di paracadutismo
Gare e record
Competizioni di paracadutismo
Il primo campionato mondiale di paracadutismo si è svolto nel 1951.
L’attrezzatura è stata perfezionata, e gli atleti hanno sviluppato nuovi metodi per i lanci. Presto hanno notato che più vicino al suolo si apriva il paracadute, più preciso diventava l’atterraggio. Così, passo dopo passo, sono nate nuove tecniche di salto e tipi di competizioni, alcune delle quali si sono evolute in una disciplina a sé stante: il paracadutismo sportivo.
Per vincere una competizione, il partecipante deve non solo aprire il paracadute il più tardi possibile, ma anche rimanere durante tutto il volo all’interno di una determinata zona segnata sul terreno con linee visibili. Inoltre, viene valutata la distanza percorsa con il paracadute aperto senza toccare il suolo.
L’immaginazione dei paracadutisti non ha limiti, come dimostrano i record che stabiliscono. Il salto internazionale più grande si è svolto in Thailandia nel 2006. Quattrocento atleti provenienti da diversi paesi hanno effettuato un salto simultaneo, formando in cielo una composizione spettacolare.
 Nel 2012, sopra Ottawa, si è formata un’enorme fiocco di neve: 138 estremi, lanciandosi da oltre cinque chilometri di altezza a una velocità di 355 km/h, hanno “disegnato” in aria una figura intricata.
Oltre all’attrezzatura di base, hanno utilizzato apparecchiature per l’ossigeno, dato che a quote elevate l’aria è molto rarefatta. Contemporaneamente ai partecipanti, quattro operatori hanno ripreso il record con videocamere. La realizzazione del risultato ha richiesto un grande impegno da parte degli atleti e ben 15 tentativi.
Volo con tuta alata in video È possibile trovare i voli con la tuta alata in video su altre pagine di questo sito.
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Ludwig Fichte dalla Germania ha deciso di sorprendere il mondo con un salto originale. Abbandonando l’aereo a un’altitudine di oltre quattro chilometri, si è posizionato in un gommone e ha iniziato a risolvere un cubo di Rubik. Gli sono serviti poco più di trenta secondi per completare questa attività, dopo di che ha aperto il paracadute e ha effettuato un atterraggio riuscito.
Felix Baumgartner
Per la prima volta nella storia, un essere umano, cadendo in caduta libera al di fuori di un velivolo, ha superato la velocità del suono: questo è stato fatto dal paracadutista austriaco Felix Baumgartner.
Il 14 ottobre 2012, si è sollevato con uno stratostato a un’altitudine di 39 km e ha effettuato un salto nella stratosfera. Il volo senza paracadute è durato 4 minuti e 20 secondi; durante questo tempo, l’atleta ha percorso 36,4 km e raggiunto una velocità di 1357,6 km/h. Tre record contemporaneamente: salto con paracadute dalla maggiore altezza, la velocità più alta e la distanza più lunga in caduta libera.
Nel corso della storia, l’umanità ha sempre sognato di volare come gli uccelli, senza alcun ausilio artificiale. I paracadutisti considerano l’aria il loro elemento, imparano a rallentare la caduta libera e persino a danzare in assenza di peso. Chissà, forse la loro esperienza diventerà la base per una futura invenzione che permetterà a chiunque lo desideri di librarsi in cielo, senza bisogno di attrezzature tecniche ingombranti, e di fluttuare finché non vorrà tornare sulla terra ferma.